Cuffiette antirumore: i migliori prodotti insonorizzanti e isolanti

Nei lavori di fai da te che facciamo in casa abbiamo sicuramente bisogno delle cuffiette antirumore quando usiamo degli attrezzi, il cui fastidio rumoroso può essere molto intenso. Si tratta di cuffie insonorizzanti la cui importanza spesso non risalta subito all’occhio, ma che potrebbero divenire davvero fondamentali per aumentare la nostra possibilità di proteggerci. Spesso però non si sa quali cuffie antirumore comprare o si ha paura di spendere molti soldi per poi ritrovarsi ad avere a che fare con un prodotto scadente. In questa guida spiegheremo come fare a scegliere delle buone cuffie per rumori.

cuffiette antirumore

A quanto ammonta la riduzione del rumore

L’elemento fondamentale a cui dobbiamo badare nella scelta delle cuffiette antirumore è sicuramente costituito dalla riduzione del rumore. La maggior parte delle cuffie insonorizzanti riporta una scheda tecnica apposita, dove viene specificato il valore SNR.

Considerare questo valore può essere importante, se esso viene associato e paragonato al valore di decibel massimo che le cuffie possono tollerare. In questo modo è più facile avere un’idea chiara di quanto sia confortevole la cuffia e di quanto questi prodotti possono dimostrarsi delle cuffie antinfortunistiche per proteggere l’udito umano.

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Il design e la comodità delle cuffie isolanti

Cuffie isolanti, come sceglierle in base al design e alla comodità che mettono a disposizione? È chiaro che bisogna tenere conto anche in questo senso del tempo di utilizzo. Specialmente se vengono utilizzate in maniera frequente le cuffiette antirumore devono essere molto comode.

Per esempio un elemento da tenere in considerazione per capirne di più anche su questo aspetto potrebbe essere quello di leggere le recensioni lasciate dagli utenti. Ci sono anche cuffie dal design molto particolare, con colori accattivanti o forme specifiche che potrebbero rivelarsi molto simpatiche.

Le tipologie di cuffiette antirumore

Di solito si distingue fra le cuffiette antirumore attive e quelle passive. Nel primo caso ci troviamo ad avere a che fare con delle cuffie che contengono al loro interno un chip in grado di attutire il suono che proviene dall’esterno tramite un bilanciamento con un segnale sonoro che abbia la stessa ampiezza.

È come se i due rumori, scontrandosi, si annullano, garantendo il silenzio. Per esempio queste cuffie di questo tipo si possono utilizzare per studiare o per lavorare, ma assicurano soltanto una protezione dai rumori non molto elevati.

Le cuffie passive sono quelle che riescono ad isolare dei rumori molto forti e sono soprattutto sfruttate da coloro che lavorano in luoghi dove i rumori sono particolarmente duraturi e persistenti. Quindi per esempio sono molto utili nel caso dei lavoratori che si dedicano all’edilizia o a quelli che sono sottoposti a rumori che provengono da macchine industriali.

È da tenere presente, da questo punto di vista, che non tutti i rumori sono dannosi per l’udito. Per legge la soglia che non si dovrebbe superare è quella degli 85 decibel. Se si continua a stare per lunghi tempi in luoghi in cui i rumori superano questo valore, è consigliabile usare delle cuffiette antirumore o comunque sarà il nostro stesso datore di lavoro che in molti casi fornirà questi strumenti di protezione individuale ai dipendenti.

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