Le caratteristiche per scegliere la migliore levigatrice per legno

La levigatrice per legno è un utensile che si dimostra particolarmente utile per lavorare mobili, finestre, per eseguire lavori di sgrossatura o per rendere più facile la carteggiatura e la sverniciatura. È un attrezzo molto versatile, perché si adatta alla tipologia di lavoro che dobbiamo eseguire, rendendo più omogenee le superfici, oppure si può utilizzare per i lavori di rifinitura, in quanto le sue prestazioni sono anche molto precise. Ma come fare a scegliere la smerigliatrice per legno che più si adatta alle nostre esigenze? Scopriamone alcune caratteristiche fondamentali per poter scegliere meglio la levigatrice per legno professionale.

levigatrice per legno

La forma del platorello

L’unico tipo di levigatrice per legno che non ha il platorello (piatto) è quella a nastro per legno. Nelle altre tipologie di utensili, invece, il platorello ricopre un ruolo fondamentale, soprattutto se dobbiamo carteggiare o sgrossare delle ampie superfici.

A questo proposito potremmo scegliere un platorello rettangolare, se dobbiamo lavorare su superfici grandi, perché proprio quello rettangolare ricopre una parte maggiore. Nei modelli rotorbitali troviamo spesso il platorello rotondo, che è utile in particolare per carteggiare le superfici curve ed è molto importante anche per i lavori di rifinitura.

Poi abbiamo anche il platorello triangolare, che ritroviamo soprattutto nelle levigatrici a delta, ma lo ritroviamo anche nella levigatrice multifunzione per legno. È indicato per lavorare su zone difficili da raggiungere.

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La potenza del motore della levigatrice per legno

È molto importante tenere conto anche della potenza del motore della levigatrice per legno, perché, in base a questa caratteristica, l’attrezzo può lavorare anche a lungo senza che si surriscaldi.

In genere per una levigatrice utilizzata per il fai da te potrebbe andare bene un wattaggio che non supera i 200 watt. Per un uso più professionale possiamo andare anche oltre i 2.000 watt.

È meglio l’alimentazione a filo o quella a batteria?

Un’altra caratteristica che si deve tenere presente, quando si sceglie la carteggiatrice per legno, anche nel caso che vogliamo una levigatrice orbitale per legno, è la questione dell’alimentazione. Alcuni si chiedono se per esempio per le levigatrici per legno sia meglio un’alimentazione a filo o a batteria.

In genere quella a filo potrebbe essere la modalità migliore, ma tutto differisce anche in base alle nostre esigenze personali. È vero che negli attrezzi con filo la potenza del motore potrebbe essere anche più alta e inoltre non si verifica il problema della lavorazione per lunghi tempi, facendo affidamento sull’autonomia della batteria stessa. Di solito per il filo si dovrebbe tenere presente una lunghezza di circa 3 o 4 metri.

È vero anche che, nonostante tutti i vantaggi delle levigatrici con filo, quelle a batteria sono comunque estremamente utili per avere più libertà di movimento. I modelli a batteria sono fondamentali anche se non ci sono prese elettriche nelle vicinanze o se non vogliamo ritrovarci il filo tra i piedi mentre lavoriamo.

In fin dei conti il problema dell’autonomia della batteria può essere facilmente risolto, se si acquista una batteria di ricambio. Le levigatrici con batteria comunque sono dei modelli limitati ad un uso per piccoli lavori.

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